Gruppi di Sostegno Psicologico (Familiari)

Diverse ricerche hanno messo in luce la necessità di identificare nuovi modelli d’intervento per la famiglia del paziente con disturbi cognitivi, sviluppandone le capacità e le potenzialità, e sostenendo il nucleo familiare nella soluzione dei problemi e nel reperimento delle risorse a ciò necessari. 

Già da tempo l’OMS promuove le politiche di sostegno all’auto muto aiuto, riconoscendole come strumenti efficaci per la restituzione ai cittadini della responsabilità e dell’iniziativa di mantenere il benessere personale e comunitario. Il gruppo d’incontro volto a fornire sostegno psicologico ha inoltre dimostrato di possedere un autentico valore terapeutico e protettivo, migliorando la qualità della vita, riducendo la morbilità psicologica dei caregivers e persino ritardando l’istituzionalizzazione del malato.

Nell’ambito del sostegno diviene pertanto cruciale tener presente che i familiari si avvicinano ai servizi formali nella misura in cui viene loro riconosciuto uno spazio di intervento e la possibilità di percepirsi utili ed efficaci nel lavoro di cura.

La presenza dello psicoterapeuta offre la possibilità di trovare sostegno e condivisione emotiva attraverso lo scambio e l’elaborazione di esperienze comuni, capacità, competenze e la condivisione di difficoltà e sentimenti negativi.

Ad ogni partecipante viene chiesto di condividere le proprie esperienze ed emozioni sapendo ascoltare quelle degli altri, nel rispetto della disponibilità di ognuno a sapersi mettere in gioco e soprattutto della sua privacy.

Obiettivo principale dei gruppi è offrire sostegno psicologico a chi quotidianamente si prende cura di persone affette da Demenza, offrire loro uno spazio per potersi confrontare su problematiche difficili e comuni, per non sentirsi soli di fronte al modificarsi dei ruoli famigliari e delle prospettive di vita, costruire uno spazio nel quale i familiari riescano a mantenere la giusta distanza emotiva dal “prendersi cura” e imparino a prendersi degli spazi personali.

Le finalità del gruppo sono:

  • Aiutare a tollerare maggiormente situazioni conflittuali e momenti di particolare stress
  • Aiutare ad individuare i bisogni del familiare malato e farvi fronte attivando, sostenendo e implementando la rete di aiuto: valorizzare le risorse e riuscire a guardare al futuro costruttivamente
  • Valorizzare le diversità individuali
  • Accettare al meglio gli inevitabili cambiamenti nella personalità del familiare, condividendo in gruppo la frustrazione per la lenta e logorante perdita della relazione con il familiare malato di demenza
  • Conoscere meglio la malattia ed aggiornarsi sulle risorse presenti su territorio, costruendo una rete di assistenza che possa far uscire dall’isolamento la famiglia.

Il gruppo vuole essere un valido supporto nell’elaborare l’insieme di emozioni e sentimenti che attraversano la figura del caregiver, dalla paura di non essere all’altezza del difficile compito, alla rabbia e frustrazione del sentirsi trascinato dall’inevitabile accadere degli eventi che non si possono controllare, dall’essersi arresi nel subire il proprio ruolo al dimenticarsi di sé stessi per affrontare quello che sta capitando.

Nella condivisione in gruppo ogni persona, che inizialmente si percepirà bisognosa di sostegno, potrà sperimentare il saper essere utile e il mettere in gioco le proprie le risorse personali, non sentendosi più solo nell’affrontare questa malattia.

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