Ricordi?

Teatro dell’Argine

di Caterina Bartoletti con Clio Abbate e Giovanni Dispensa – regia Giovanni Dispensa

Dove

TEATRO CONCORDIA domenica 8 maggio, ore 16.30

Sinossi

«Caro papà, ti scrivo perché mi dicevi sempre che lo scritto rimane. Caro papà, voglio fare un gioco: voglio vedere il mondo come lo vedi tu, voglio fare le stesse cose che fai tu adesso, voglio viaggiare con la mente come viaggi tu. Voglio starti vicino. E voglio anche accompagnarti in viaggi che una volta abbiamo fatto insieme… ricordi? Insieme possiamo farlo. Firmato… tua figlia».
Ricordi? racconta la storia di Marta e del suo papà. Dei piccoli gesti affettuosi e della cura che Marta gli riserva. Dei piccoli gesti affettuosi e della cura che il papà le riservava quando lei era piccola. Dei ricordi di una vita. Dei legami che i ricordi sono capaci di creare. E dei legami ancora più forti che si creano quando i ricordi, lentamente, svaniscono. Perché il papà di Marta ha un problema: fatica a ricordare le cose. Quelle più lontane nel tempo, ma anche quelle più vicine. Il mio papà non ricorda quasi niente. A volte, fa fatica persino a riconoscere chi gli sta intorno. E allora Marta ci prova, ci prova ad aiutare il suo papà a rimettere insieme pezzi di memoria. Ricordi? Marta compie vere e proprie “acrobazie” per aiutare il suo papà a ricordare; perché anche da lì, dalla possibilità di fissare per sempre nella memoria momenti importanti della vita, passa la forza dei sentimenti. Ecco allora come il circo si carica di senso: la fatica degli acrobati parla del contatto fisico e mentale e la
giocoleria racconta la confusione del malato. Abbiamo provato a raccontare un tema difficile e doloroso, potenzialmente a rischio di retorica, come quello della perdita progressiva di memoria, attraverso il linguaggio del teatro-circo; un linguaggio che è in grado di rendere evidente la fatica della relazione, ma che insieme può donare leggerezza a un argomento apparentemente ostico e spiacevole.
«Ricordi? è uno spettacolo che, se lo andate a vedere con la famiglia, potrà farvi provare ciò che è accaduto a noi: la settenne ride a crepapelle, l’undicenne sorride e rimane pensieroso, i due quarantaseienni ridono e piangono molto, senza ritegno. Parlare di senilità, o Alzheimer, ai bambini si può (come si può parlare loro di quasi tutto). E loro, pur ridendo della smemoratezza, capiscono ciò che c’è da capire» (recensione di una spettatrice, mamma e professoressa).

Parole chiave:

rapporto padre – figlia, rapporto con il tempo, rapporto con l’altro, la senilità, la diversità, l’alzhaimer

Destinatari:

per tutti dall’età di 7 anni

Durata

50 minuti

Obiettivi:

stimolare le nuove generazioni all’incontro e all’interazione con le persone anziane e il loro
mondo. È uno spettacolo che parla sia ai giovani sia agli adulti. Commozione, nostalgia, sono sentimenti che
emergono tra le pieghe delle acrobazie e delle situazioni clownesche, soprattutto per i più grandi mentre le
risate e i momenti di riflessione sono le reazioni dei più giovani.
Per le scuole: al fine di sensibilizzare sul tema del ricordo e della memoria abbiamo ipotizzato alcune
attività da poter svolgere a seguito della visione dello spettacolo.
Riportiamo alcuni esempi.
Esercizio dello scambio di ricordi: scegliere un anno e giocare a elencare tutto quello che si ricorda;
scegliere un giorno particolare, una gita di classe, un’uscita in teatro o al museo e confrontare i ricordi di
ciascun ragazzo o ragazza, notando le similitudini e le dissonanze nei ricordi.
Interviste ai propri nonni e/o ai propri genitori sui ricordi del loro passato.
Proposta di un incontro con gli anziani in una casa di riposo.
Preparazione allo spettacolo
Lo spettacolo non richiede lezioni di preparazione particolari.
Consigliamo, in maniera facoltativa, la lettura dei libri e la visione dei film riportati di seguito.

Bibliografia e filmografia

Bibliografia
Nonno di Marta Altes
Quello che gli altri non vedono di Virginia Macgregor
Rughe di Paco Roca (graphic novel)
Filmografia
Still Alice di Richard Glatzer e Wash Westmoreland
Arrugas – Rughe di Ignacio Ferreras
Big fish. Le storie di una vita incredibile di Tim Burton